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Società Italiana dell'Obesità

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3° Congresso S.I.O. - Milano 14-17 giugno 2006

Nei giorni 14-17 giugno si è svolto a Milano il 3° Congresso Nazionale della Società Italiana dell'Obesità.

Sono stati discussi molti aspetti di grande attualità scientifica e clinica che testimoniano la vitalità della Società Italiana dell'Obesità nel contribuire, con molti strumenti, allo sviluppo di conoscenze scientifiche e di competenze professionali in grado di affrontare quello che diventa, anno dopo anno, uno dei problemi sanitari più rilevanti nel nostro paese.

Il fondamentale ruolo dello Stile di Vita nella prevenzione dell'obesità è stato ribadito dagli interventi di esperti sia italiani che europei. Il Prof Nick Finer ha presentato l'esperienza britannica sulla percezione e la propensione a trattare il problema obesità da parte dei servizi di Assistenza Primaria (Medicina Generale). I risultati presentati hanno mostrato che anche nel Regno Unito, come in Italia, vi sia una scarsa attitudine a trattare l'obesità negli ambulatori dei General Practitioners e che il tempo dedicato ad affrontare il problema è molto scarso.

In una interessante tavola rotonda condotta dal Prof Vettor (Padova) e che ha visto come partecipanti il Prof Federspil (Padova), il Dr Natali (Pisa), il Prof Zamboni (Verona) ed il Prof Tiengo (Padova) è stata discussa l'opportunità di una ridefinizione della Sindrome Metabolica. In particolare è emerso chiaramente come essa debba intendersi soprattutto come una definizione operativa il cui valore è di tipo prognostico nel facilitare il riconoscimento di pazienti ad elevato rischio cardiovascolare. Molto più discussa è la sua validità nosografica.

Dopo molti anni in cui è stato sostenuto il ruolo centrale dell'insulino-resistenza, negli ultimi tempi il cardine della sindrome metabolica sembra essersi spostato sul ruolo chiave dell'adiposità viscerale, tanto che la più recente definizione di Sindrome Metabolica uscita dalla Consensus della International Diabetes Federation (IDF) un anno fà, pone la presenza di adiposità addominale come conditio sine qua non affinchè si possa parlare di Sindrome Metabolica (IDF Consensus pdf. Il Dr Natali ha sollevato il problema se l'adiposità addominale debba avere un valore soglia oltre il quale sia definita la Sindrome (e sotto il quale la sindrome possa essere esclusa) o se piuttosto non sia più appropriato considerare la circonferenza vita come una variabile continua senza alcune valore soglia.

I criteri diagnostici ATP III e IDF a confronto:

NCEP-ATP III (download) Consensus IDF (download)
3 o più dei seguenti criteri

Obesità Centrale (M: >102 cm; F: >88 cm)

Obesità Centrale (>94 cm e >80 cm per maschi e femmine Europidi) più almeno 2 dei seguenti criteri:
Ipertrigliceridemia >150 mg/dL) Trigliceridi  > 150 mg/dL(o trattamento specifico)
HDL ridotto M: <40 mg/dL; F: <50 mg/dL) HDL ridotto M: <40 mg/dL; F: <50 mg/dL) (o trattamento specifico)
Ipertensione arteriosa(>130/>85 mmHg) Ipertensione arteriosa(>130/>85 mmHg) (o trattamento specifico)/b>
Alterata glicemia a digiuno(>110 mg/dL) Alterata glicemia a digiuno(>100 mg/dL) (o precedente diagnosi di diabete mellito tipo 2)

Interessanti novità sono state presentate nel corso del simposio sui Nuovi Meccanismi Fisiopatologici nell'obesità. Il Prof Cinti(Ancona) ha presentato interessanti dati personali sull'infiltrato macrofagico nel tessuto adiposo di soggetti obesi fornendone una dettagliata descrizione morfologica. Spunti patogenetici di grande interesse sono stati presentati da Prof Vettor (Padova) circa gli effetti di una dieta ricca di lipidi in età gestazionale, sull'assetto metabolico nelle generazioni successive. Questi studi, per ora disponibili sull'animale di laboratorio, dimostrano in maniera convincente che alterazioni epigenetiche (cioè non trasmissibili attraverso modificazioni delle sequenze di DNA) provochino effetti negativi sull'assetto metabolico che sono trasmissibili alle generazioni successive. Interassanti prospettive sono giunte anche dal Prof. Goglia (Benevento) su proteine disaccoppianti ed ormoni tiroidei, e dal Prof Peluso (Napoli) sulle relazioni tra obesità sarcopenica e cancro.

Un'importante simposio è stato dedicato alla terapia dell'obesità. Interessanti contributi sui target della terapia dell'obesità sono stati portati dal Prof Van Gaal (Antwerp, Belgio) e dal Prof Rotella (Firenze). Il Dr Pagotto ha illustrato la basi fisiologiche e fisiopatologiche del sistema cannabinoide endogeno nell'obesità ed ha presentato i risultati dei trials di fase 3 già pubblicati sull'uso di un antagonista del recettore tipo 1 dei cannabinoidi nell terapia dell'obesità. Infine il Dr Mantovani (Milano) ha puntualizzato alcuni aspetti di farmacoeconomia dell'obesità.

Sul piano associativo si sono svolte le votazioni per rinnovare una parte del Consiglio Direttivo Nazionale. Due consiglieri appartenenti alla Sezione Regionale Triveneto hanno visto scadere il loro mandato nel consiglio direttivo in occasione del congresso 2006 (Roberto Vettor e Mauro Zamboni), mentre Luca Busetto è stato eletto consigliere (insieme a S. Cinti, R. Pasquali, G. Almerighi e F. Muratori) e rappresenta il Triveneto insieme a Claudio Maffeis, già membro del consiglio direttivo.


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