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15 marzo 2012

Trasformare il bianco in bruno.

Ricercatori dell'Università di San Francisco identificano un nuovo bersaglio contro l'Obesità che coinvolge il tessuto adiposo bruno.


Nella guerra contro l'Obesità le cellule adipose possono sembrare un alleato inconsueto, ma una recente ricerca dell'Università della California di San Francisco indica che gli adipociti possono essere modificati e riconvertiti per bruciare calorie. Mentre indagava nei roditori sui meccanismi d'azione di un comune farmaco antidiabetico, il team californiano ha scoperto che la proteina PRDM16, presente sia nell'uomo che nel topo, può convertire gli adipociti bianchi da cellule di deposito di calorie a consumatori di calorie, cioè in adipociti bruni e questa scoperta rende il PRDM16 un possibile bersaglio di futuri farmaci anti-obesità.

E' possibile ipotizzare che farmaci che promuovono l'azione di questa proteina possano aiutare le persone obese a ossidare i substrati energetici più attivamente e questo rappresenterebbe un approccio innovativo a perdere peso. Gli attuali farmaci cercano di contrastare l'obesità riducendo l'introito di calorie riducendo l'assorbimento dei grassi nell'intestino o riducendo l'appetito. "Se si pensa al problema del peso in termini di bilancio energetico, un modo alternativo di contrastare l'obesità è attraverso la spesa energetica" ha detto Shingo Kajimura che ha guidato la ricerca presso il Diabetes Center e il Dipartimento di Cell and Tissue Biology dell'Università di San Francisco. L'articolo è stato pubblicato sulla rivista Cell Metabolism.

Da dove viene il tessuto bruno?

Gli scienziati ritengono che il grasso bruno in origine si sia evoluto nei primi mammiferi come difesa contro il freddo. Li aiuta a mantenere costante la loro temperatura corporea e resistere a condizioni ambientali variabili e spesso estreme. Non tutti gli animali hanno questa capacità."

"I mammiferi sono animali a sangue caldo, endotermici. Essi producono calore con una varietà di mezzi: brividi, sudorazione e regolazione dei loro vasi sanguigni. Il grasso bruno contribuisce producendo calore dall'ossidazione degli acidi grassi. Questo riscalda il sangue che scorre nelle vicinanze che, a sua volta, riscalda il corpo".

Sebbene gli scienziati pensassero un tempo che nuovo tessuto bruno si producesse solo nei neonati, ora sappiamo che il corpo umano è capace di creare nuovi adipociti bruni nel corso della vita. E negli ultimi anni, i ricercatori hanno anche scoperto che la quantità di tessuto bruno è inversamente proporzionale al rischio di obesità – più tessuto bruno le persone hanno e minore è la probabilità che siano obese.

La possibilità di sfruttare il tessuto bruno per la perdita di peso è diventato interessante dopo la dimostrazione che alcuni farmaci possono alterare la sua quantità. In particolare, una comune classe di farmaci antidiabetici, i ligandi PPAR-gamma, ha dimostrato di essere in grado di aumentare il tessuto bruno. Gli scienziati però finora non ne avevano compreso il meccanismo.

Kajimura UCSF e i suoi colleghi hanno dimostrato che il PPAR-gamma interagisce con la proteina PRDM16, rendendola più stabile e più concentrata all'interno delle cellule. Questo innesca una serie di meccanismi che convertono gli adipociti bianchi in cellule brune nei topi. Resta da chiarire se sia possibile farlo anche nell'uomo. "La domanda ora non è più come possiamo trasformare il tessuto adiposo bianco in bruno quanto piuttosto come possiamo stabilizzare questa proteina" ha concluso Kajimura.


Haruya Ohno, Kosaku Shinoda, Bruce M. Spiegelman, Shingo Kajimura. PPAR? agonists Induce a White-to-Brown Fat Conversion through Stabilization of PRDM16 Protein. Cell Metabolism 15(3):395–404

 
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